PONT DU TIGUELET
FRIBURGO
La soluzione progettuale proposta è stata scelta, tra le altre ragioni, perché permette un inserimento paesaggistico discreto grazie alle dimensioni contenute e ad un solo appoggio centrale, ma al tempo stesso definisce una precisa identità architettonica rendendo l'infrastruttura un landmark di media scala. L'inserimento paesaggistico risulta inoltre favorito dai rilevati erbosi che in corrispondenza delle pile laterali mediano il rapporto tra il terreno naturale e l'infrastruttura addolcendone il profilo. Un'architettura che dialoga con le esigenze statiche alludendo alla struttura delle molecole organiche con l'intento di fondere da un lato la nuova infrastruttura con la natura circostante e dall'altro di interpretare il carattere di mutamento e sviluppo della zona industriale e della nuova stazione di Givisiez. Un'architettura che incorpora un gioco di luci e ombre diurno e notturno, grazie anche all'integrazione dell'impianto di illuminazione nella trama strutturale, ma che incorpora anche l'unica pila centrale per dare vita ad un'unica forma organica espressiva. Infine linee architettoniche e monomatericità intendono tradurre il senso di velocità di auto e treni che si intrecciano su livelli differenti determinando una percezione visuale dinamica dell'infrastruttura spogliandola della staticità dei ponti ferroviari ottocenteschi.